Una semifinale che si rispetti, deve promettere buon gioco in campo e determinazione nelle teste dei partecipanti. Se questi sono i criteri per valutarla allora quella di ieri e' stata una buona semifinale. Un' ottima semifinale.
E quando si giocano partite come queste, quando ad affrontarsi sono due squadre decise ad ogni costo a non vedere la finale da seduti, allora lo spettacolo e' assicurato e la pallavolo e' protagonista.
In un primo momento si era pensato di dare i voti ai giocatori ma a partita terminata ci siamo resi conto che sarebbe stata un'operazione del tutto inutile. Perché' in campo, sostanzialmente, non c'è' stata alcuna differenza.
Si certo qualche errore tecnico, a volte anche tattico, di schieramento, ma a determinare il risultato finale e' stato qualcosa di non misurabile, di non definibile.
A volte ha la forma di una palla che rotola fuori di poco o di un rimbalzo che può essere favorevole o meno o magari e' una rullata prodigiosa ed inaspettata. Qualcuno la chiama fortuna. Ma sbaglia. Perché questo centimetro in piu, che ti fa tagliare il traguardo per primo, non e' mai regalato. Lo si costruisce pezzo per pezzo, con la determinazione in campo, il coraggio di buttarsi lo stesso quando sembra impossibile, il tenere duro nonostante la fatica e la tensione ti dicano di tornare a casa. In sostanza: giocando.
Ieri noi tutto questo lo abbiamo visto in campo.
Nel primo set le squadre scendono in campo tese. Sentono il peso di una partita che sarà un verdetto, che non avrà appello. Ad essere piu tesi sono pero' gli Avvoltoi e il loro gioco ne risente. Riccardo troppo prevedibile, ha due solo giochi e Alessandro "207" lo ferma piu' di una volta: 25 a 23 per il WB. Cambio campo.
Il secondo set scivola via come nelle aspettative. Bel gioco, pochi errori e i piumati di Varazze ancora troppo tesi. Ma questa volta ribaltano il risultato precedente. Parità. Tutto da rifare.
Nel terzo set i ragazzi con il becco tornano ad essere quelli della regular season, complice un errore tattico dei WB che sostituiscono l'ottima Maria (probabile Dream Team 2010) penalizzando l'attacco.
Gli avvoltoi sono a 2. L'Altare 1.
Adesso non si scherza piu'.
Tra il pubblico, i pronostici sono i piu disparati. Una partita che due mesi fa sarebbe stata considerata di esito scontato e' invece tutta da giocare.
Il quarto set e' il set della pallavolo. Squadre compatte. Nessuno vuole cedere il passo. Si scivola, per recuperare di tutto. Sono gli Avvoltoi ad avere il primo match-point della partita. Ma e' solo un miraggio.
I ragazzi della valle selvaggia non mollano e si portano a casa il diritto di giocarsela al Tie-break.
Il Tie-break si trasforma nel set migliore della partita. Anche se la stanchezza e' padrona delle gambe, nessuno getta la spugna. Ottimi recuperi, attacchi senza paura. Ma alla fine sono i WB a Prevalere, 7 punti oltre il limite: 22 a 20.
Partita chiusa. Altare in finale. Avvoltoi a terra.
Capita.
La palla a volte rotola al di la del nastro… e si vince. A volte resta al di qua del nastro… e si perde. E' la vita. E' la pallavolo.
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